Mission Protectas: Carina Bechert

Chi sei in poche parole? 

Mi chiamo Carina Bechert, ho ancora 50 anni per qualche mese e vengo da Rosenheim, in Baviera. Pochi lo sanno, ma adoro trascorrere del tempo nella natura. Per me è un vero modo per rigenerarmi e trovare un equilibrio dopo giornate a volte intense. 

Cosa ti ha motivato a lavorare in Protectas? 

Ciò che mi ha motivata a entrare in Protectas è stata soprattutto la grande responsabilità che questo lavoro comporta. Mi piace sentirmi utile e sapere che il mio lavoro contribuisce direttamente alla sicurezza delle persone e degli edifici. 

Puoi raccontarci i tuoi inizi in Protectas? 

Dopo che l’azienda per cui lavoravo in precedenza ha perso il suo cliente principale, ho voluto mettere la mia esperienza al servizio della società che ne ha preso il posto. Così sono entrata in Protectas, con il desiderio di continuare a svolgere un lavoro che mi appassiona e nel quale posso davvero fare la differenza. 

Di cosa sei responsabile ora? 

Oggi mi occupo della sicurezza degli edifici, dei controlli di accesso e, quando necessario, dell’attivazione degli interventi dei servizi di emergenza. È un ruolo che richiede molta attenzione e la capacità di reagire rapidamente in qualsiasi momento. 

Cosa ti piace del tuo lavoro? 

Quello che amo di più è proprio questa grande responsabilità. Sapere che le mie decisioni e la mia prontezza hanno un impatto diretto mi motiva ogni giorno a dare il massimo. 

Qual è la tua sfida più grande e come la affronti? 

La mia sfida più grande è che nessun giorno è uguale all’altro. Dopo sei anni in questo mestiere, ogni nuova situazione è ancora una sfida da affrontare. Per gestirle, mi affido alla mia esperienza ma anche alla capacità di restare calma e concentrata, qualunque siano le circostanze. 

Qual è il valore che le parla di più e perché? (Integrità, Vigilanza, Serviabilità) 

Tutti i valori di Protectas sono importanti, ma quello che sento più mio è la disponibilità. Aiutare le persone più vulnerabili è essenziale per me e dà un vero senso al mio lavoro. 

Come vivi l’essere donna in questo mestiere? 

Mi trovo molto bene a lavorare in questo settore come donna. Certo, quando serve forza fisica, i colleghi uomini ci danno volentieri una mano. Ma la maggior parte delle volte, noi donne ce la caviamo benissimo da sole – non siamo affatto deboli, anzi! 

Un consiglio per le donne che vogliono lavorare nella sicurezza? 

Consiglierei di fare sempre attenzione alla propria sicurezza personale e di restare vigili sull’ambiente circostante. È un lavoro impegnativo, ma anche appassionante e gratificante. Con determinazione e serietà, non c’è motivo per non avere successo.